martedì 1 novembre 2016

Step 07: I colori nel cinema

  I colori nel cinema

E' interessante sapere che la prima proiezione pubblica di un filmato a colori avvenne nel1908 nel corso di una conferenza scientifica a cui parteciparono i fratelli Lumiere, i cosiddetti padri del cinema. L'invenzione fu opera di Edward Turner e successivamente venne migliorata da Urban, esponente della nascente industria cinematografica. Entrambi usavano, per dare origine ai colori, una sintesi additiva che costituì la tecnica adottata dall'industria Kinemacolor. Alla fine della seconda guerra mondiale questa tecnica cadde in disuso e venne soppiantata da una mescolanza sottrattiva di cui fece il suo punto di forza l'industria Technicolor. Da questo punto in poi l'evoluzione delle tecniche cinematografiche ebbero una continua evoluzione fino ad arrivare ad i giorni nostri. 

La possibilità di un cinema a colori ha permesso al regista di avvalersi del colore come un efficace mezzo comunicativo e alle volte gli è stato data talmente importanza tanto da renderlo quasi un protagonista del film. La presenza del colore nel cinema ha permesso al mondo dell'arte di entrare in quello del cinema. Ed è proprio al connubio di questi due mondi che io mi sono ispirata per ricercare il colore terra di siena nel cinema.



Il film Cristo si è fermato a Eboli del 1979 di Francesco Rosi, tratto dal romanzo di Carlo Levi,  riconosciuto come uno tra i romanzi più importanti della letteratura europea, venne premiato con il David di Donatello.

Nelle due locandine risulta dominante l'ocra della terra sullo sfondo, mentre in quella a sinistra richiama con tocchi dello stesso colore anche l'incarnato e i vestiti dei personaggi in primo piano: un classico esempio dell'applicazione di questo colore come veicolo estetico della connotazione popolare, caratterizzante il film stesso. Il  famoso film presenta infatti il mondo contadino della Lucania durante il regime fascista,   dove emerge un'umanità reale e forte, e denuncia il fenomeno di dissoluzione della terra sullo sfondo della 'questione meridionale' nel dopoguerra.

  La ragazza dall'orecchino di perla è un film del regista Peter Webber, ispirato al romanzo omonimo di Tracy Chevalier . Il film ruota attorno alla vita del pittore olandese del '600 Johannes Vermeer e all'elaborazione del suo più celebre quadro Ragazza col turbante o meglio conosciuta con il nome Ragazza con l'orecchino di perla. Nelle riprese del film il cinematografo Eduardo Serra ha usato degli schemi di illuminazione e di colorazione atti a riprodurre il più fedelmente possibile i colori della tavolozza usata da Vermeer stesso.


Dipinto di Johannes Vermeer 
La ragazza col turbante corredata
della sua palette


Immagine tratta dal film 
La Ragazza con l'orecchino di perla




Da queste immagini si può notare come il colore terra di Siena sia presente nella palette del film.
Vermeer's palette



 Questa è una ipotetica tavolozza usata da Vermeer e si può notare  il giallo ocra (n.2).



Altri film, che esulano dal mondo dell'arte, presentano colori molto simili al terra di Siena: sono film di avventura o fantascientifici dove appunto vengono esplorate nuove "terre".

Per esempio nel cartone animato di Aladin ambientato nel deserto troviamo proprio il colore ocra della terra. 

Oppure nel film Il marziano, il sopravvissuto un astronauta cerca di sopravvivere su Marte il cui colore è il cosidetto " bruno di Marte", ma nella locandina insieme a questo colore appartenente alla categoria dei" bruni" ricorre il terra di Siena, associazione tradizionale e rassicurante con la vecchia Terra.

Ma proprio un un'interessante ossimoro scenografico consente infine di riassumerne il valore ambivalente: nella versione cinematografica del Gattopardo proposta da L.Visconti, gli ambienti interni nei quali prevale il color giallo ocra si accostano quelli esterni  con un significato "anticonvenzionale: i campi aridi e desolati della Sicilia ... ci danno una visione mortuaria del paesaggio ... gli ocra polverosi e calcinati, ... dipingono la natura arida dentro la quale alteri edifici si avviano lentamente a trasformarsi in fossili ".


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