Il bacio di Giuda di Giotto, nella cappella degli Scrovegni a Padova. |
Nella prima metà del XV secolo, con la pittura fiamminga, i colori vengono impiegati per caratterizzare gli oggetti naturali.
Polittico dell'Angello Mistico o Polittico di Gand, Hubert e Jan van Eyck 1426-1432, olio su legno,
chiesa di San Bavone a Gand
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La striscia cromatica riportata sopra indica i 5 colori
principali presenti nel dipinto: il colore terra di Siena risulta impiegato principalmente per definire la volumetria delle nicchie, cioè lo spazio architettonico creato dall'uomo.
Lo studio della realtà induce più tardi Leonardo a servirsi della terra di Siena per sviluppare la
prospettiva tonale: in primo piano l'ocra del tavolino e del pavimento sono infatti più vivaci mentre si stempera verso il fondo.
Annunciazione, attribuito a Leonardo da Vinci, olio e tempera su tavola, 1472-75, Galleria degli Uffizi, Firenze |
La Gioconda di Leonardo da Vinci, olio su tavola di pioppo 1503-1506 circa, Museo del Louvre, Parigi |
Rembrandt (1606-1669) nell'effetto chiaroscurale usa il colore stesso come sostanza dotata di corposità, e il giallo ocra della luce che entra dalla finestra rende non solo la profondità della stanza ma anche, quasi, la materializzazione del pensiero stesso, vero protagonista del dipinto.
Rembrandt, "Il filosofo in meditazione", 1632, museo del Louvre, Parigi.
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Vincent Van Gogh, "Campo di grano con corvi", 1890, olio su tela, 50,3x103 cm., Van Gogh Museum, Amsterdam. |
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